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Uno degli scopi-chiave dell’Istituto Colorni-Hirschman che ci accingiamo a fondare è quello di prender contatto con alcuni leader potenziali della nuova generazione. Intendiamo leader nel senso letterale del termine, ovvero di capacità di guida in uno o più campi della vita umana – da parte di ragazzi (preferibilmente) di vent’anni. Non cerchiamo quindi gli studenti o i laureati più bravi; ma quelli che, anche in modo in parte inconsapevole, hanno mostrato propensioni positive al riguardo, e sembrano quindi possedere una capacità direttiva in potentia da valorizzare. A questo tipo di giovani (donne e uomini naturalmente, e con un occhio di riguardo per chi proviene da una condizione modesta) vorremmo spedire un messaggio di incoraggiamento, perché pensiamo che, per le loro “governance”, il Sud, l’Italia, l’Europa ed il mondo intero hanno bisogno di conoscerli…
In che modo? – domanderete.
La risposta è: quello (per noi) più semplice.
Infatti, per incoraggiare questi ragazzi ad assumersi responsabilità direttive nei diversi campi, il condendo Istituto deve consigliare di impegnarsi in uno (o più) dei nostri “cavalli di battaglia tradizionali” – come le ricerche, le innovazioni e gli interventi territoriali e culturali con le PMI, con la PA ecc., che abbiano, come punto di riferimento di scienza sociale, il lavoro di Eugenio Colorni e di Albert Hirschman; e poi di Clifford Geertz; e ancora di Louis Hartz, di Morton Grodzins, Aaron Wildavsky, Carol Weiss, Celso Furtado, Carlo Cattaneo, Carlo Rosselli, Manlio Rossi-Doria…
A tal fine, l’Istituto può offrire:
– Supervisioni gratuite di economia, sociologia, scienza politica ecc.
– Contributi per viaggi in Italia e all’estero.
– Contributi per brevi soggiorni in Italia e all’estero.
– Permanenze di studio a Vicenza, Cambridge (Mass.), Berlino, Parigi e Bruxelles.
– Premi per ricerche e tesi di laurea.
– Piccole borse di studio.
– Presentazioni e facilitazioni finanziarie per il Global Village for Future Leaders della Lehigh Univ. (Penn.)
Inoltre, va tenuto presente che, a fianco dello scopo importante di incoraggiare giovani ricercatori per ravvivare e proseguire la tradizione di pensiero a cui si ispira l’Istituto, altro scopo chiave dell’Istituto è “tenere collegata” in qualche modo (anche tramite il Comitato dei consiglieri – l’Advisory Commettee dell’Istituto) la parte più socievole ed interessante degli amici di Albert, iniziando dall’Europa. Naturalmente, i due ambiti vanno tenuti distinti. Ma è anche vero che potrebbero aiutarsi a vicenda. Ad es., stabilendo alcuni filoni possibili di ricerca rispetto ai quali “incentivare” (se necessario) alcuni giovani. Tipo:
– Il dire ed il fare colorniano: supervisore Luca M.
– L’incontro tra Albert H e Cliff G: supervisore Wolf L.
– Albert e la cultura della valutazione: supervisori Nicoletta S, Osvaldo F e Ray P
– Albert e l’apprendimento: supervisore Ellerman
– Practical Hirschman: supervisori Luca (per la genesi), Nicoletta (per le connessioni)
– Albert e Parigi: Pierre G
– Exit, Voice e la politica: supervisori Claus O, Luca
– L’incontro con l’aziendalismo “valoriale”: supervisori Vittorio C, Marco V e Luca
Chi è interessato, può spedirci il suo CV e fissare un appuntamento.