Presentazioni di libri di AC-HII

Giorno della memoria 2023. Centro Primo Levi. New York

Each January 27, we read the names of 9,700 Jewish men, women and children deported from Italy and the Italian territories between 1943 and 1945.

The ceremony is open to the public and held outdoors, in front of the Consulate General of Italy.

Everyone can join and read.

Today, the collective awareness of this past is becoming blurred or mythologized, ideologies of violence and prevarication are reappearing with vengeance, emerging from societies in which inequality, competition, and conflict shape consciences.

They circulate without the possibility of critical debate and intervention, through media run by algorithms

The concerns Primo Levi expressed not only in his

Auschwitz memories but also in his stories about the post-war society dominated by unregu-

lated technology and the bare pursuit of profit are unfolding before our eyes. Never before have Levi’s words resounded more aptly to address the world in which we live:

“You who live safe in your warm houses”.

It is not the victims, or not only the victims, who should be expected to warn society about the perils of intolerance and injustice.

The victims know what it means to lack rights, to be disparaged, and walk the path toward elimination.

Alone however, they cannot explain it to those who are firmly established in their homes, whose rights are not contested, who are not excluded by the law. It is those who are safe, who must take a step forward and consider human conditions beyond their experience and imagination: “Consider if this is a man.”

 

Speech di Luca Meldolesi

Speech di Nicoletta Stame

Presentazione del libro:The Discovery of the Possible, by Eugenio Colorni
SOSPENSIONE EVENTI
A causa delle norme per il contenimento del virus COVID-19 gli eventi programmati a New York e Bogotà sono sospesi e rinviati a data da destinarsi. Ci scusiamo per il disagio.
 
A New York, il 18 marzo 2020, ci sarà un incontro di discussione sui due libri pubblicati da Bordighera Press: Critical Thinking in Action: Excerpts from Political Writings and Correspondence (2019) e The Discovery of the Possible: Excerpts from Political Writings and Correspondence II (2019).
La disccussione, moderata da Ernest Ialongo, vedrà partecipare Natalia Indrimi (Centro Primo Levi, NYC), Luca Meldolesi (Board Member, A Colorni-Hirschman International Institute), e Nicoletta Stame (Board Member, A Colorni-Hirschman International Institute).
Aprirà i lavori Anthony Julian Tamburri.
L’evento, sponsorizzato dall’A Colorni-Hirschman International Institute e dal Centro Primo Levi of New York, si terrà al John D. Calandra Italian American Institute, 25 West 43rd Street, Manhattan (between 5th and 6th Avenue).

Locandina dell’evento
 
A Bogotà (Colombia), il 25 marzo 2020, ci sarà un seminario di presentazione dei due libri pubblicati da Bordighera Press: Critical Thinking in Action: Excerpts from Political Writings and Correspondence (2019) e The Discovery of the Possible: Excerpts from Political Writings and Correspondence II (2019).
Il seminario è organizzato da un gruppo di ricercatori dell’Università di Los Andes e dell’Universidad Nacional on Economic History, Methodology and Thought (GIHPTE) coordinato dal dr. Andrès Felipe Sierra.
Il seminario si terrà presso l’University of los Andes – Cra 1 Nº 18A – 12 – Bogotá, Room TBA, dalle ore 12:30 alle 13:50.

Locandina dell’evento


Presentazione di “Eugenio Colorni. L’ultimo anno: 1943-1944. Genesi di una prospettiva”

Il 31 gennaio 2020, ore 20:00, presso “Il Seminterrato di via Siena” (Roma, Via Siena 2, – traversa di via Pavia) si è tenuta la presentazione del libro:
Eugenio Colorni.
L’ultimo anno: 1943-1944. Genesi di una prospettiva
a cura di Luca Meldolesi
Ha dialogato con il curatore Stefania Ficacci (Ecomuseo Casilino) e ha moderato la discussione Adriano Scaletta.
Luca Meldolesi così scrive nell’Introduzione:
Ritengo da tempo che, in quanto tale, la partecipazione da protagonista di Eugenio Colorni alla Resistenza romana del 1943-1944 contenga una lezione importante; e che quest’ultima rappresenti un tassello chiave teorico-pratico di un mosaico individuale e collettivo che ho cercato di esplorare a più riprese – almeno da quando incontrai Albert Hirschman nel lontano 1983. Ma, fino a poco tempo fa, la strada che cercherò di imboccare nelle pagine che seguono mi sembrò preclusa […]
Così […] ho deciso di “provare” – escludendo evidentemente ogni pretesa di esaustività avanzando per gradi, a fatica, da angolazioni differenti nella comprensione dell’ultimo anno di Eugenio; e lasciando al lettore (soprattutto) il compito di intravvedere i sommi capi dell’ordito complessivo della tela di Colorni, che […] conduce infine ad una prospettiva generale, interpretativa e normativa, di grande valore: da proseguire senza requie, world-wide […]
La presentazione dell’Ultimo anno 1943-44 di Eugenio Colorni è stata caratterizzata da una vivace discussione.

Così commenta Luca Meldolesi:
 
Eravamo ospiti del bel seminterrato di Massimo Leone di via Siena a Roma, nel “quartiere delle città” (piazza Bologna) dove Eugenio è vissuto dai parenti Pontecorvo (a via Livorno 25) al termine della sua vita e dove è stato colpito a morte il 28 maggio del 1944 – ma anche dove sono nato io e dove si trova la mia scuola elementare, la “Fratelli Bandiera” (intitolata a due incredibili eroi risorgimentali, ufficiali di vascello veneti mazziniani). 
Così, tra ricordi e prospettive, il gruppetto colà riunito (eravamo appena 10) si è accalorato a lungo (proprio come ci era accaduto l’anno scorso a New York alla presentazione del Colorni 1 in inglese).