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Luca Meldolesi (a cura di), Cambiamento: che passione! – Taccuino Italiano n. 2, Ide (Italic digital editions), Roma, 2019
Come quello che l’ha preceduto, il presente Taccuino è uno strumento del “foro interno” dell’Istituto Colorni-Hirschman che persegue più scopi: raccogliere alcuni aspetti del lavoro “à retenir” (dicono i francesi – nei riguardi all’onnipresente tenden-za al dimenticatoio e all’oblio); dar conto di alcune iniziative ad esso collegate; concentrare l’attenzione su materiali in costruzio-ne (e relativi dibattiti); favorire riflessioni ulteriori ecc. In questo numero, d’altra parte, giungono finalmente in porto alcune piccole navigazioni teoriche di lungo corso. Se reggeran-no al fuoco di fila della critica (mia ed altrui), potranno diventare a loro volta trampolini di lancio di ulteriori avventure teorico-pratiche – a livello nazionale ed internazionale. Ad esse seguono, inoltre, alcune osservazioni sulla situazione (al momento del cambio della guardia nel governo della Repub-blica) e sulle sue prospettive concrete che si stanno aprendo in conseguenza a livello europeo; ed infine numerose pagine del mio diario coram populo (spedite gradualmente via e-mail ad un migliaio di persone) che spaziano su argomenti diversissimi – dalla politica economica adatta ad un piccolo paese meridionale all’evoluzione dell’ex Celeste Impero. Aggiungo infine che, per mantenere il filo logico del ragio-namento, ho pensato di anticipare qualche pagina del diario a commento degli spunti teorici del primo capitolo – mantenendo-ne però la numerazione originale, in modo da poter ricollocare (eventualmente) ciascuna di esse nel punto esatto del Capitolo 3 che corrisponde al momento in cui è stata scritta.
Luca Meldolesi (a cura di), Taccuino Italiano n.1, Ide (Italic digital editions), Roma, 2019
Questo Taccuino riunisce ed ordina numerosi brevi testi del lavoro corrente del “A Colorni-Hirschman International institute” in lingua italiana, secondo una logica aperta, che intende interpretare ed accreditare il punto di vista quotidiano dell’Istituto.E’ un’iniziativa che consideriamo utile per combattere l’improvvisazione e la smemoratezza, e per affiancare l’auto-riflessione di ciascuno di noi. Perché l’angolo di visuale da cui osserviamo gli eventi (ed il nostro stesso lavoro) non è fisso: cerca continuamente la via dell’esplicitazione, della correzione e del ri-assestamento per corrispondere sempre più alle condizioni concrete (oggettive e soggettive); avanza ipotesi su questo o quell’aspetto della situazione da sottoporre al fuoco di fila della perplessità e del dubbio quotidiani; punta senza sosta a chiarire ed a mettere alla prova le idee ricevute, magari combinandole con altre valide, in modo da rafforzare la nostra consapevolezza, accrescere la flessibilità della nostra attività e favorire il graduale confronto con la diaspora hirschmaniana mondiale (e con altri soggetti ancora) che avviene (ed avverrà sempre più) in lingua inglese. E’ una piccola attività rivolta, innanzitutto, a due “giri” del nostro foro interno: quello che gravita sul direttivo dell’Istituto e quello dei cosiddetti improbabili (coloro che operano al di là del probabile), e dei giovani mini-premiati. Ma il lettore è poi libero di estenderne la diffusione a chi lo riterrà opportuno…In questo numero: tre tesi, Capodimonte 1, l’era Trump, euro e dintorni, Italia vulcanica, per una prospettiva inedita, diario, Ursula Hirschmann.