Venti del sud

Questo giornale online, che nasce per iniziativa di A Colorni-Hirschman International Institute e di Entopan, mira a presentare delle iniziative possibiliste meridionali (o di altri Sud) – nelle imprese, nella pubblica amministrazione, nella cooperazione. Sono storie che lasciano il segno e che nel loro piccolo (o grande) sono motore di un cambiamento territoriale; esse dimostrano come sia possibile fare innovazione, essere sostenibili, valorizzare il contesto, educare all’incivilimento, promuovere il miglioramento continuo, credere nelle possibilità del Sud e in un’evoluzione del Paese che spiri da Sud (e non solo da Nord).

Numero 14 – Luglio 2022

In questo numero Bruno Baroni interpreta le idee del possibilismo nella propria esperienza personale e professionale nell’ambito del Monitoraggio e della Valutazione dei progetti di sviluppo di una grande ONG.  Bruno Baroni ci racconta della “Pratica del Cambiamento” come un processo che conferisce protagonismo ai contesti e al personale impegnato nei progetti, favorendo processi incrementali e atteggiamenti open-ended. 

Numero 13 – Maggio 2022

In questo numero, a cura di Elvira Celardi, Francesco Messina ci racconta il percorso che ha portato alla costituzione e allo sviluppo di CentoCinquanta S.r.l, una società di consulenza strategica che da oltre 20 anni affianca le imprese pubbliche e private lungo il processo di change management. E’ una storia fortemente intrecciata a quella che, a partire dalla esperienza del Comitato per l’emersione del lavoro non regolare, ha portato alla costituzione di A Colorni-Hirschman International Institute. E ci presenta un modo di interpretare le idee del possibilismo nella propria esperienza personale e professionale. La società catanese si distingue per l’uso di un approccio “fuori dagli schemi” del tradizionale modo di fare consulenza, che trae ispirazione dalle idee e dagli stimoli lanciati da Luca Meldolesi sui temi di sviluppo di derivazione hirschmaniana. La costante ricerca delle risorse inespresse e mal utilizzate e l’attenzione per la sorprendente potenzialità che si sprigiona dall’attivazione di dialoghi trasversali tra ruoli, prescindendo dalle gerarchie, rappresentano alcuni degli aspetti cardine di questo modo di fare consulenza. CentoCinquanta non si ferma alla definizione e all’applicazione di un“modello organizzativo” preconfezionato e statico, ma mira a creare valore all’interno delle imprese facendo leva sulle loro competenze endogene.

Numero 12 – Marzo 2022

New Circular Solution (NCS) nasce a giugno del 2020 dall’impegno e dal forte desiderio di più persone incontrate in questo cammino di contribuire e supportare la costruzione di una nuova imprenditoria più equa e sostenibile. NCS è un’impresa basata sul “capitalismo umano e naturale”. Nasce dalla sfida di offrire servizi ancora poco diffusi quali analisi LCA (Life Cycle Assessment), LCC (Life Cycle Costing), Bilanci Ambientali, servizi nuovi e uno speciale servizio creato da noi: la “Compost Value”.

Numero 11 – Dicembre 2021
Ha sede a Gragnano, città nota in tutto il mondo come “capitale europea della pasta”, e crea un prodotto di eccellenza utilizzando grano esclusivamente italiano, mescolando acque sorgive locali e con un procedimento rigorosamente rispettoso dell’ultracentenaria tradizione pastaia e del disciplinare della Pasta di Gragnano IGP, di cui lo stesso Di Martino è promotore. Il Pastificio Di Martino è partner di Slow Food Italia e della James Beard House di New York. Di Martino è un autorevole punto di riferimento internazionale. Il costante impegno e le continue innovazioni di tre generazioni di pastai hanno portato il Pastificio Di Martino ad esportare la pasta di Gragnano IGP in 36 paesi, promuovendo con entusiasmo il prodotto di famiglia nel mondo. Il gruppo Di Martino è proprietario di 4 brand di pasta secca: Pastificio Di Martino, Pastificio dei Campi, Pastificio Antonio Amato e Cook Italia. Nel 2017 ha acquisito la maggioranza di Grandi Pastai Italiani.

Numero 10 – Ottobre 2021
Paolo Ciaccio, lavora in Entopan, provider di Innovazione che, da Sud, è impegnato nel costruire un grande ecosistema per l’innovazione: economica, sociale, tecnologica e culturale. Il suo percorso professionale è un esempio di come sia possibile esprimere, anche nel Mezzogiorno, le proprie migliori potenzialità, ponendole al servizio dell’innovazione e del progresso. 

Numero 9 – Luglio/Agosto 2021
Giacomo Zuppolini, giovane della provincia di Avellino e studente di Medicina a Napoli, ha la passione per l’impresa. Per seguire il suo spirito imprenditoriale si è trovato coinvolto in un’attività di trasformazione delle nocciole, poi in una di commercio di oro e diamanti, ed infine nel mondo della medicina estetica e della comunicazione digitale. In queste esperienze gli elementi comuni sono stati l’oscillazione continua tra equilibrio e disequilibrio e il prevalere delle motivazioni e dei valori personali sulla logica del puro guadagno economico.

Numero 8 – Giugno 2021
Nido di Seta è una cooperativa che, partendo dalla produzione della seta con tecniche antiche, ha portato migliaia di visitatori a San Floro, piccolo paese di 700 abitanti, in Calabria. Promotori del progetto tre giovani, due donne e un uomo, fieri delle loro radici e desiderosi di contribuire a un riscatto economico e culturale del territorio. Hanno così attivato un network di artigiani calabresi e avviato una scuola di formazione sulle tecniche utilizzate nella filiera della produzione della seta. Una iniziativa così efficace e visionaria da accendere l’interesse del Moma di New York.

Numero 7 – Maggio 2021
Il processo di sviluppo dell’impresa di Carlo Paladini è un esempio concreto del modo in cui l’imprenditoria locale combina creativamente l’innovazione con il recupero della tradizione e la responsabilità sociale. Nell’intervista realizzata da Vito Belladonna apprezziamo l’importanza di riuscire a trasformare le difficoltà in opportunità per dare vita a traiettorie di cambiamento possibile in cui convergano l’interesse economico con la valorizzazione e la promozione del territorio.

Numero 6 – Aprile 2021
Circa il 10 per cento delle imprese italiane è condotta da immigrati, eppure è un elemento poco valorizzato e poco percepito dai media, dall’opinione pubblica e da una diffusa stereotipizzazione, anche accademica, che stancamente confina gli imprenditori immigrati in attività tradizionali e marginali. Al converso, l’imprenditoria immigrata è una parte rilevante del tessuto economico ed è caratterizzata da una forte componente di innovazione e internazionalizzazione. Chi sceglie di migrare affronta cambiamenti radicali e sviluppa capacità di adattamento che sono preziose in campo imprenditoriale. Attraverso la testimonianza raccolta da Valeria Saggiomo scopriamo anche come l’attitudine a fare impresa possa essere strettamente intrecciata con il bisogno di rinsaldare i legami con la terra di origine, contribuendone alla crescita culturale e civile. Questa intervista costituisce un piccolo e significativo saggio di possibilismo: concreto, autentico, giovane.

Numero 5 – Marzo 2021
Pensare che una piccola impresa della provincia di Caserta possa proporre al mercato prodotti per la pulizia e competere con i giganti della chimica mondiale potrebbe sembrare utopia. Eppure è esattamente quello che avviene, da ormai 30 anni, grazie ad un illuminato approccio di innovazione aperta che integra una visione di impresa attenta alla sostenibilità ambientale con le competenze garantite dalla ricerca universitaria. L’amministratore delegato di Cleprin, intervistato da Sebastiano Patti, fa emergere chiaramente l’importanza dello sconfinamento tra mondo accademico e contesto imprenditoriale, ponendolo a fondamento della competitività e della capacità di innovare dell’azienda.

Numero 4 – Febbraio 2021
Il Mezzogiorno d’Italia si trova spesso nella scomoda posizione di dover rincorrere altre aree del Paese, non tanto per l’assenza di risorse e fattori produttivi adeguati, quanto per la dispersione ed il cattivo utilizzo degli stessi. In questo orizzonte, il progetto Pecore Attive ha avuto l’intuizione e la forza di rianimare la filiera produttiva della lana di Altamura, in Puglia, con elementi di grande innovazione e facendo leva sulla costruzione di una rinnovata lealtà verso il territorio. Sono principi centrali nel pensiero di Hirschman e la cui rilevanza nelle dinamiche dello sviluppo emerge con chiarezza dalla intervista al fondatore di Pecore Attive, realizzata da Daniele Morciano.

Numero 3 – Gennaio 2021
In questo numero è ospitata l’intervista di Paola Cascinelli a Francesco Nardone e Beatrice Fucci di Futuridea, associazione nel beneventano che si occupa di innovazione sostenibile e agricoltura. Con un approccio multidisciplinare e intersettoriale, Futuridea è al centro di un sistema che, in poco più di 10 anni, coinvolgendo istituzioni e imprese, ha animato progetti di impatto fortemente innovativi. Una capacità progettuale che si è dimostrata estremamente concreta ed efficace per il rilancio delle aree interne della Campania e del Beneventano in particolare.

Numero 2 – Dicembre 2020
Questo numero è dedicato ad una intervista con Massimo D’Esposito, fondatore e amministratore unico di Selcom S.p.A., azienda leader italiana nel campo dei servizi e dell’integrazione di sistemi per il controllo, la sicurezza e le comunicazioni. Massimo ci mostra come sia vitale innovare e sperimentare nuovi servizi, anche al di fuori del proprio settore originario. E soprattutto ci dice che essere del Sud può fornire forti motivazioni a fare e a dimostrare il proprio valore.

Numero 1 – Novembre 2020
Il primo numero di “Venti del Sud” è dedicato all’emergenza Covid e alle risposte del territorio. Marianna Borriello, nel suo articolo, presenta la rimodulazione, in seguito al lockdown, del servizio di nutrizione per malati oncologici presso l’ospedale di Pagani (Salerno). Viviana Fini racconta del ruolo della psicologia ospedaliera all’organizazzione della risposta all’emergenza Covid 19 nel sistema sanitario della provincia di Massa Carrara.