Programma 2017

Programma 2017

A  COLORNI-HIRSCHMAN INTERNATIONAL INSTITUTE

venerdì 20 gennaio dalle ore 10 alle ore 18,

presso la sede della Fondazione con il Sud,  Via del Corso 267

SCUOLETTA COLORNIANA

 Ordine  del giorno:

– Introduzione: gli antefatti (la tesi di Ciro, Il coraggio dell’innocenza, i libri del centenario della nascita): introduce Tom (e L & N)

– Microfondamenta: introduce Vinni (e L & N)

– Colorni politico: L & N

– I dialoghi di Ventotene: L & N

– “L’amore come la cosa più seria e importante della vita”: L & N.

Sono stati invitati a partecipare gli improbabili ed i candidati ai mini-premi.

Due parole di chiarimento.

I quattro gatti che hanno deciso di dar vita, con una certa baldanza, all’Istituto Colorni-Hirschman sono stati protetti, evidentemente, da “una mano che nasconde” (le difficoltà: Hirschman 1967, cap. 1): da diversi punti di vista, incluso quello che affronteremo nella Scuoletta del 20.1.2017.

E’ vero, infatti, che con l’Istituto, tra le tante cose, intendevamo (ed intendiamo) far conoscere urbi et orbi l’ispirazione (e quindi ” lo spirito”) delle  nostre molteplici attività; e che, per farlo, dobbiamo transitare per un’acquisizione ed una reinterpretazione dell’opera di Eugenio Colorni e dei suoi amici.

Per chi ha seguito la nostra vicenda, si tratta di questione chiave: fin dalla fine degli anni Ottanta del secolo scorso. Eppure solo di recente, dopo i fatidici settant’anni dalla scomparsa di Colorni e la nascita dell’Istituto, è stato possibile metterla all’ordine del giorno, questa questione.

Un primo compito della nostra Scuoletta è, dunque, di discutere dove siamo arrivati in questo processo di ricomprensione e di rilancio.

Ve n’è però un secondo. Non siamo mai stati un club di intellettuali e basta. Desideriamo vedere le idee applicate nel concreto; anche come metodo di apprendimento. Ed è anche per questo che ci rivolgiamo all’Eugenio (per dirla alla milanese) che è stato e continua ad essere un maestro del dire e del fare. Conclusione: dobbiamo via via ricondurre ciò che discuteremo alla nostra esperienza e ad esempi concreti nostri e/o altrui.

Dovrà essere, se ci riusciremo, il “miracolo” corale del nostro incontro.

Quest’ultimo va quindi preparato adeguatamente tramite letture, riflessioni e discussioni, anche con amici in loco

N’est-ce pas?